Archivio Spettacoli

Hotel Riviera: Camera 39

Nella Napoli del 1930, in una casa benestante ed elegante, vive l’avvocato Crispino Vitellino con sua moglie Carmela, donna decisa, fedele ed onesta, ma che saprebbe trasformarsi in vendicativa ed anche un po’ diabolica, se dovesse scoprire che il marito la tradisce. Carmela ha infatti le idee chiare: allo sciupa femmine Felice Sciosciammocca, corteggiatore asfissiante e marito bugiardo che non perde occasione per tradire la moglie Concetta, raccontando, mentendo, che quest’ultima è disabile e fisicamente mal ridotta, e a Mimì Chiapparello, compariello di Crispino che frequenta costantemente la sua casa con la speranza di ottenere qualcosa da sua moglie, Carmela, promette infatti, che se il marito dovesse tradirla, non esiterebbe a servirsi di loro come strumento della sua vendetta.

Fortunatamente… o sfortunatamente per i due corteggiatori che si contendono donna Carmela, il dott. Vitellino effettivamente tradisce la moglie con una giovane canzonettista, una certa Eugenia Sangenella, interessata più ai soldi che all’amore di Crispino Vitellino. Da questo momento parte una carrellata di colpi di scena, malintesi ed attimi di fiato sospeso: donna Carmela, spietata e con l’aiuto di Felice, si reca all’ Hotel Riviera, dove, proprio Felice, ha scoperto che Don Crispino dovrà incontrarsi con la sua amante.

Ma all’ Hotel Riviera, che con involontari scambi di camere si renderà complice di inaspettati incontri e sorprese, si sono dati appuntamento non solo “traditi e traditori”, ma numerosi e caratteristici personaggi; fra questi, una simpatica coppia di provinciali, Saverio Scorza e sua moglie Rusina, che festeggiano il loro anniversario, Lisa Clarinet, canzonettista, che ha appuntamento con Mimì Chiapparello, Totonno Cuoccio, venditore di baccalà e marito di Sangenella che è intenzionato a scoprire ed uccidere l’ amante della moglie. Le vicende si accavallano ed ingarbugliano sempre più fino a portare ad un finale che sta per diventare tragico, ma…
Ma non possiamo certamente svelarlo!